
L’anodizzazione è un trattamento elettrochimico che porta alla formazione di un film di ossido, che cresce a partire dal metallo base, diventando parte integrante del metallo stesso.
Si forma così una superficie di rivestimento molto dura, con elevata resistenza alla corrosione, all’abrasione e all’usura.
Secondo le condizioni di applicazione il processo può essere impiegato per migliorare le caratteristiche estetiche del prodotto (tipicamente con spessori bassi, compresi tra 2,5 e 12 micron), oppure le caratteristiche meccaniche e funzionali (come nel caso della cosiddetta “ ossidazione anodica dura”, in cui lo spessore minimo è di 18 micron).
Il processo avviene in una cella elettrolitica nella quale il pezzo da trattare funge da anodo. Il mantenimento, il monitoraggio e la riproducibilità delle condizioni di temperatura e densità di corrente sono i fattori fondamentali che garantiscono la qualità e affidabilità del processo.
Strategia e punti di forza:
- Resistenza: Spessori fino a 50 µm applicati in condizioni controllate conferiscono ai manufatti un’elevata resistenza alla corrosione e agli agenti atmosferici.
- Miglioramento della resistenza alla corrosione
- Aumento della durezza superficiale
- Aumento della resistenza all’usura e all’abrasione
- Conferimento di isolamento termico ed elettrico
- Esigenza estetica